Allattamento al seno: un processo naturale e fisiologico che ha inizio non appena il piccolo cucciolo d’uomo viene alla luce. O meglio. Riformulo la frase alla luce dei “nostri tempi”. L’allattamento al seno dovrebbe essere un processo naturale e fisiologico che si presume abbia inizio non appena il piccolo cucciolo d’uomo viene alla luce.
Oggi come oggi l’allattamento ha perso tutta quella naturalezza che invece aveva per le nostre nonne. Perché la maggior parte delle donne non allatta o incontra così tanta difficoltà nel farlo? A mio modestissimo parere, il motivo principale per cui le donne non riescono ad allattare è la mancanza di sostegno e informazioni.
Sono una mamma e una biologa nutrizionista che ha allattato il suo cucciolo d’uomo per 21 mesi. Questo articolo sarà solo una goccia in un oceano di informazioni, tuttavia spero sia d’aiuto per qualche neo mamma che lo leggerà! Il mio obiettivo è uno solo: SFATARE I MITI PIÙ’ COMUNI SULL’ALLATTAMENTO!
Siete pronte? Iniziamo!
Quali sono i miti più comuni per quanto riguarda l’allattamento al seno?
IL NUMERO DELLE POPPATE
Uno dei miti più diffusi è sicuramente questo: il numero delle poppate. Secondo il parere di alcuni, una mamma ha bisogno di allattare solo da quattro a sei volte al giorno per mantenere una buona produzione di latte; inoltre ogni poppata dovrebbe avere un intervallo di circa 3 ore (l’avete sentita l’odiata vicina di casa che vi diceva “ogni 3 ore lo devi allattare questo bimbo, sennò poi si vizia”). Rispondete alla vostra cara vicina: “Ma se tu hai sete o fame e qualcuno ti dicesse: no non puoi mangiare, non sono ancora passate 3 ore dal tuo ultimo pasto, che diresti?”. Immaginate voi imporre delle poppate ogni 3 ore ad un neonato di pochissimi giorni! Inevitabilmente il vostro allattamento sarà destinato ad avere un esito non favorevole. I neonati, soprattutto nelle loro prime settimane di vita, hanno bisogno di ESSERE ALLATTATI A RICHIESTA, proprio perché sono loro attraverso la suzione a regolare la produzione di latte della mamma.
Ci saranno dei momenti in cui il vostro piccolo vorrà ciucciare anche ogni ora. Tranquille mamme, evidentemente ha bisogno di più latte perché sta affrontando uno “scatto di crescita” (ce ne sono diversi durante i primi mesi di vita e i neonati sono bravissimi ad autoregolarsi la produzione di latte). Le ricerche dimostrano che se una mamma allatta subito dopo il parto e spesso (quindi senza guardare se sono passate due ore o mezz’ora), la sua produzione di latte sarà maggiore, il bambino acquisterà più peso e lei allatterà per un periodo più lungo. È stato dimostrato che la produzione di latte è legata alla frequenza delle poppate e che la quantità di latte diminuisce se le poppate sono poco frequenti o limitate.
Bisogna inoltre considerare che i bambini allattati al seno svuotano lo stomaco più velocemente dei bambini allattati artificialmente, circa in 1.5 ore contro 4 ore, a causa della minor dimensione delle proteine del latte materno.
Quindi mamme, quando allattate buttavi via orologi, guardate lo sguardo e il faccino del vostro bimbo: vi sembra che desideri altro?
Altro mito da sfatare sull’allattamento: IL TEMPO DELLA POPPATA
Vi riporto la mia esperienza di mamma. Le prime poppate di mio figlio duravano non meno di 40 minuti, a volte anche un’ora. Delle volte erano infinite perché, essendo di pochissime settimane, si addormentava al seno, dopodiché si risvegliava non appena lo posavo nella culla. Lo riprendevo in braccio e si poppava anche l’altro seno. Dopo il primo mese di vita il tempo delle sue poppate ha iniziato a diminuire: dai 40-45 minuti delle prime poppate siamo passati ai 20 minuti nel secondo mese, ai 15 minuti del terzo mese fino ad arrivare ai 5-10 minuti a poppata nei mesi successivi. Semplicemente è diventato mese dopo mese sempre più veloce a ciucciare!
Per questo motivo, mi viene da ridere quando sento di pediatri suggerire alle neo mamme di attaccare i loro cuccioli di poche settimane 5-10 minuti per ogni seno. Mio figlio in questo modo non avrebbe ricevuto abbastanza latte, la sua crescita sarebbe stata giudicata insufficiente e probabilmente sarei dovuta ricorrere ai sostituti del latte materno!
Non dimentichiamo che l’abilità di ingerire latte dipende anche dal riflesso d’emissione della madre. Mentre ad alcune mamme il latte arriva velocemente, ad altre questo non succede. Ad alcune donne il flusso di latte può arrivare a piccole ondate diverse volte durante una poppata. Invece di andare per tentativi conviene permettere al bimbo di succhiare fino a quando egli mostri segni di sazietà come il lasciare spontaneamente il seno e il rilassare mani e braccia.
QUANTO TEMPO TRA UNA POPPATA E L’ALTRA?
Passiamo al mito successivo, anche questo “stra-sentito” dall’odiosa vicina: distanziare le poppate per dare tempo ai seni di riempirsi. Vi chiedo: pensate che i vostri seni siano dei rubinetti o degli interruttori con tanto di ON/OFF? Niente di più sbagliato! Il corpo di una donna che allatta produce continuamente latte. I suoi seni sono, in un certo senso, delle riserve, alcune più capienti di altre. Più il seno è vuoto più velocemente il corpo lavora per riempirlo, più il seno è pieno più lenta è la produzione di latte. Se una mamma aspetta sempre di avere i seni gonfi prima di allattare, il suo corpo può ricevere il messaggio che sta producendo troppo, e può ridurre la produzione complessiva.
Altro piccolo dettaglio: è importante lasciare che il bambino finisca il primo seno, anche se questo può portarlo a non prendere il secondo seno nella stessa poppata. Mio figlio ha sempre e solo preso un solo seno per poppata e l’ho allattato per ben 21 mesi. Mi credete adesso?
Quindi, future mamme in lettura, se potete allattare fatelo: si apre un nuovo capitolo della vostra vita, ed è importante mettere le giuste fondamenta. Per voi e, naturalmente, per il vostro bambino!
Vi lascio qualche link utile: sono tutti siti che parlano di allattamento in modo professionale ed autorevole! Buona lettura e buon….allattamento!
Comments 2
Articolo utilissimo, peccato averlo letto solo dopo 2 mesi la nascita del mio bimbo. Confermo nel dire che il maggior nemico dell’ allattamento esclusivo al seno è la disinformazione. Io a causa di questa sto facendo allattamento misto perché aimé, vedendo il bambino sempre affamato e con esigenza di attaccarsi continuamente al seno per molto tempo e non a intervalli regolari ed essendo stata circondata da persone che mi facevano sentire sbagliata nell’assecondare le continue richieste del bambino, ho iniziato dopo due settimane a introdurre integrazioni. Ora mi ritrovo dopo due mesi e mezzo a produrre giornalmente non più di 300 grammi di latte…
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Ciao mamma, puoi scegliere di farti sostenere in questo percorso da un’ostetrica specializzata in allattamento che ti aiuti passo passo. Se il tuo piccolo ha due mesi e mezzo, sei ancora in tempo per migliorare la situazione. ma se così non fosse, non sentirti in colpa per questo allattamento tutto in salita. Ti mando un grande abbraccio