Come fare autosvezzamento? Le domande che devi farti prima di cominciare

C’è un momento in cui ogni genitore si chiede come proseguire il percorso con i propri bambini, e si chiede se scegliere uno svezzamento tradizionale, con tanto di tabelle e inserimento degli alimenti scaglionato, oppure optare per l’autosvezzamento. In verità, molti genitori, quando si rivolgono a me per un percorso alimentare di famiglia personalizzato, mi riportano frasi del tipo “eh, avrei voluto fare autosvezzamento ma poi ho avuto paura…”. Se vuoi sapere come fare autosvezzamento, intanto come prima cosa, inizia a informarti da fonti attendibili e professionisti certificati.

Non ti mentirò: c’è in ballo tanto! Sicurezza, serenità e anche educazione alimentare dei tuoi piccini, insomma, informarsi prima, per agire meglio dopo.

Come fare autosvezzamento?

Considera che, quando parliamo di svezzamento o anche autosvezzamento, dobbiamo far riferimento ad un’alimentazione complementare, al latte materno o artificiale. Le linee guida dell’OMS Organizzazione Mondiale della Sanità, ormai ampiamente diffuse e divulgate, parlano chiaro! Il latte dovrebbe rimanere l’alimento principale almeno fino all’anno compiuto di età.

Direi, quindi, che hai tutto il tempo per aiutare il tuo piccino a “scoprire” e a creare il suo personale rapporto con il cibo. Non cedere quindi alla fretta, o peggio, al panico da “mio figlio non vuole mangiare”, perché ogni bambino ha bisogno dei suoi tempi per passare da un’alimentazione totalmente liquida ad una semi solida e solida.

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Tieni presente che, fino ad un certo punto, i nostri bambini si nutrono solo in una modalità: cioè attraverso il seno, o con il biberon. Poi all’improvviso, e ben che vada siamo al 6 mese compiuto (ma ahimè purtroppo molti pediatri si ostinano ancora a dispensare consigli in merito ben prima del 6° mese, quindi genitori informatevi!) noi adulti decidiamo che sia arrivato per loro il momento giusto per mangiare. E poi ci aspettiamo, e se ci pensi bene sai che è vero, che mangino come se nulla fosse!

3 Step per capire come fare autosvezzamento!

1 Informati

Ho iniziato così l’articolo e lo ribadisco, perché informarsi è la chiave di tutto. Ma per farlo occorre essere proattivi e cercarle queste informazioni. E non limitandoci al sentito dire o al consiglio della zia (che per carità potrebbe essere ben informata eh), ma la pratica migliore resta sempre:

  1. rivolgersi a professionisti competenti e qualificati (se hai bisogno contattami senza impegno per una consulenza);
  2. leggere tanto e cose diverse!

E a questo proposito devo dire che ci sono tantissimi libri che affrontano in modo valido questa tematica e io, ovviamente, non posso che consigliarti il mio libro: Svezzamento Io mangio con voi che trovi anche su Amazon. Ma credimi, non lo faccio per essere autoreferenziale, ma perché posso dire con certezza che è una guida semplice e pratica per affrontare questo viaggio. in aggiunta con tante ricettine svezzamento facili e gustose per tutta la famiglia!)

2 Preparati

Ora che ci siamo adeguatamente informati come possiamo fare autosvezzamento? La riposta è semplicissima: preparandoci al meglio! Leggere in questo caso non basta, perché bisogna poi anche mettere in pratica.

Calcola che i bambini devono imparare a gestire il cibo, e quando dico gestire intendo anche portandolo soli alla bocca, tenerlo e afferralo, abbozzare masticazione o morsi, insomma, devono fare esperienza anche di questo.

A noi sta il compito di seguirli ma lasciarli fare, predisponendo il tutto in maniera tale che questa scoperta possa avvenire in totale sicurezza del bambino, e possibilmente anche con una buona dose di serenità dei genitori.

Quindi devi chiederti:

  • come tagliare e proporre gli alimenti?
  • posso davvero dare tutto anche i primi mesi?
  • quanto “deve” mangiare, se un deve c’è…?
  • cosa posso fare per agevolarli nella scoperta?

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Insomma, devi avere un piano d’azione, o almeno le idee molto chiare:

  • non improvvisare;
  • non imporre;
  • non impazzire.

All’inizio saranno piccoli assaggini, ma davvero piccolini, molti bambini hanno bisogno di tanti giorni. Altri invece afferreranno un fusillo e rimarrai stupita dalla loro abilità. Insomma, anche qui ad ognuno il suo.

Ma sempre con supervisione degli adulti e con le giuste accortezze (tagli, cotture, conservazione sicura degli alimenti).

3 Organizzati

Pensare che i tuoi piccolini possano mangiare tutto, come teoricamente avviene con l’autosvezzamento, non è una scusa per dar loro cibo di scarsa qualità. Anche perché in realtà, il consumo di alcuni alimenti o alcune accortezze, come non usare il sale con i bambini piccoli, è comunque sconsigliato prima di una certa età.

Ricorda che per crescere bene, i bambini hanno necessariamente bisogno di alimenti che apportino loro le giuste proprietà nutritive. Non dico di impazzire, assolutamente, dico solo che organizzandosi, è più facile preparare degli alimenti idonei alla loro crescita, e sani per tutta la famiglia.

Frutta fresca di stagione, verdure, carboidrati, proteine, cereali, insomma, hai un mondo di possibilità. E mi rendo conto che ogni tanto si ceda alle vie più facili dei prodotti industriali, ma talvolta già solo organizzandosi tra spesa e cucina si riesce a fare in casa tante cose ancora più buone e decisamente più salutari.

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Mangiare è apprendere

Mangiare è un apprendimento continuo e che avviene gradualmente nel tempo. Ci sono tante dinamiche che possono interferire con questo apprendimento, e talvolta abbiamo a che fare anche con neofobie alimentari o bimbi che non masticano, o che semplicemente rifiutano le nuove e diverse consistenze.

Insomma, c’è un panorama variegato di cose che accadono durante la crescita alimentare, sì, mi piace chiamarla così, dei nostri piccolini. Perché, di fatto, loro crescono e cresce anche il modo in cui si rapportano al cibo solido.

Naturalmente, per apprendere hanno bisogno di una guida, di noi genitori e del nostro esempio (te ne parlo spesso anche su Instagram, a proposito, già mi segui).

Come NON fare autosvezzamento?

Il come fare autosvezzamento è anche un po’ il come NON fare autosvezzamento! Quando è sconsigliato fare autosvezzamento?

  • In caso di patologie o problemi fisici dei bambini (già diagnosticate; sospette o in corso di valutazione. In questo caso farsi seguire sull’alimentazione è fondamentale) particolari, che potrebbero rendere difficile o pericoloso questo tipo di alimentazione;
  • se ti sei informata adeguatamente e credi comunque che sia meglio valutare uno svezzamento tradizionale;
  • quando non riesci a gestire la tua ansia o paura di soffocamento (una certa ansietta è fisiologica, qui mi riferisco ad ansia vera e propria, perché rischia di inficiare il buon rapporto con il cibo, di spaventare il bambino e di conseguenza metterlo anche in pericolo).

Per l’autosvezzamento serve fiducia

Adesso che sai come fare autosvezzamento ti aggiungo un tassello: ti servirà anche fiducia.

Fiducia nelle informazioni che hai fatto tue; fiducia nella tua preparazione; fiducia nel tuo piccino. Ad ogni modo se sceglierai questo percorso ti renderai conto che saranno i bambini stessi a guidarti per trovare il modo migliore di portarlo avanti insieme.

Quali sono le tue paure? Se vuoi raccontami la tua esperienza!

 

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