Un momento delicato
Il ritorno a casa dopo il parto è un momento molto delicato. Lo stress accumulato, il sintonizzarsi con il proprio bimbo tanto sognato, immaginato nei nove mesi e una nuova organizzazione dei tempi a cui far fronte. Appare impossibile riuscire a ritagliarsi uno spazio per sé stesse, che il pensiero stesso di sedersi a tavola per assaporare una pietanza, vene sentito spesso quasi come una perdita di tempo. Eppure per far fronte a un impegno fisico come l’accudimento di una nuova vita (oltre a tutto quello appena passato in gravidanza e durante il parto stesso), c’è bisogno di tanta energia, e questa può arrivare attraverso un equilibrato apporto nutritivo e una sana alimentazione. Che ne dici, osserviamo insieme come mangiare dopo il parto?
Come mangiare dopo il parto senza stereotipi
Nei nove mesi di attesa, l’argomento che ha tenuto testa tra le amiche, colleghe o semplici conoscenti era concentrato su cosa, come e quanto mangiare essendo in due (o in tre se consideriamo il mondo dei gemelli). Consigli per lo più non richiesti ed errati, portati avanti da tradizioni popolari, che si trasformano in frasi in cui dominano parole come dieta, tutto e subito, 7 chili in 7 giorni. Potrei andare avanti per giorni a fare elenchi di termini, paroloni e frasi fatte, lette, sentite in giro nel mondo, ma tutto è inutile se quella voglia di tornare come prima è frutto di una scelta altrui. Un contesto intorno a te che chiede a gran voce, senza conoscerti, di fare fatiche e rinunce costringendoti a un regime alimentare.
E non a caso ho volutamente scritto la parola regime. Sai cosa c’è in tutto questo di sbagliato? Sicuramente non ci sei tu, mamma, e nemmeno è colpa tua se ti viene richiesto di raggiungere un obiettivo da perseguire ad ogni costo, con regole rigide che non lasciano scampo. Per poi ritrovarti con un senso di frustrazione per aver disatteso le aspettative degli altri, e non aver raggiunto ciò che è più importante, il tuo benessere e quello del tuo bimbo.
Non esistono le diete perfette e i menù uguali per tutti
Non esistono diete perfette e menù uguali per tutti, ma esisteranno sempre soluzioni specifiche che saranno adatte in modo differente ad ogni persona, e ad ogni nucleo familiare. Che ne dici se spostassimo il focus più sulla qualità della stessa dieta alimentare che sulla quantità? Come dico sempre: più sostegno, meno giudizi e, al posto delle chiacchiere, regaliamo una cassetta di frutta e verdure di stagione.
L’impegno fisico e psichico di una neomamma
L’impegno fisico e psichico di una mamma nei primi mesi è davvero elevato. Il corpo della donna viene messo a dura prova già dalla gravidanza (e questo vale anche per le gravidanze più tranquille), per poi subire ulteriore stress durante travaglio e parto. Inoltre, sia in caso di allattamento al seno, che di allattamento in formula, si avrà bisogno di sostegno emotivo e fisico, a partire proprio dalle rete familiare. Chiedere aiuto in casa se ne sentirà la necessità, è importante, e se cucinare e fare la spesa risultassero incombenze in questa fase sentite come molto stancanti, come è normale sia, meglio delegare al marito, compagno, i nonni, le amiche e pure le vicine di casa.
Un piccolo segreto? Organizzarsi con largo anticipo già a partire dalla gravidanza e questo è possibile creando piccoli appunti, liste e menù settimanali dove andrete a distribuire compiti, spesa e faccende domestiche (se hai bisogno di aiuto nella creazione di un menù familiare adatto alle necessità di tutta la famiglia, scopri come posso aiutarti!).
L’allattamento al seno
Inoltre, anche se allatti al seno, puoi mangiare tutto, senza cedere ai falsi miti sull’allattamento, e senza incaponirti sul fatto che allattare faccia dimagrire o ingrassare, perché ci sono tante diverse variabili in ballo (allattare al seno fa dimagrire?).
Perciò, anche se stai allattando al seno non serve a nulla privarti di alimenti importanti come lenticchie, asparagi, broccoli, broccoletti se ti hanno suggerito di essere la causa delle coliche del tuo bimbo. Non esistono evidenze scientifiche in letteratura che abbiano un fondamento su questo argomento e in particolar modo è errata la convinzione che attraverso il latte materno, si trasmettono i sapori del cibo che stai assumendo. Il latte materno è un emoderivato, un termine che sta ad indicare che è un derivato dal sangue.
L’assunzione di cibo con i relativi sapori ed odori non inficiano sul latte materno ad esclusione di quelle sostanze che passano attraverso il sangue come ad esempio alcool, caffeina. Vorrei però darti un’alternativa e riguarda il caffè d’orzo che non contiene caffeina, non è calorico ed ha le proprietà galattogene che favorisce la produzione di latte materno. Ovviamente è meglio assumerlo senza aggiunta di dolcificanti, ma questo tu lo avevi già capito, vero?
Più che una dieta vera e propria, ti serve un piano!
Nel post parto, più che una dieta vera e propria, ti serve un piano ben definito, ed ecco che per sapere come mangiare dopo il parto non dovrai fare altro che seguire le regole di una buona e sala alimentazione (salvo casi specifici, che vanno trattati con i medici, e non con diete fai da te). Se, quindi, potrebbe non essere il momento ideale per seguire una dieta vera e propria, come capire cosa è importante mangiare per recuperare energie? Ecco una serie di consigli pratici per ritrovare il buonumore, e l’energia che ti occorre per affrontare i primi mesi di maternità.
Consapevole che, il vero segreto, è concedersi tutto alle giuste quantità. Quali quantità? Quelle necessarie per te: non devi mangiare per due anche se stai allattando al seno!
6 consigli sull’alimentazione della mamma dopo il parto
Ma quindi come mangiare dopo il parto, sempre sottolineando e premettendo che:
- ci sono specificità fisiche da donna a donna, che vano indagate, o chiarite, con i medici di riferimento;
- è un periodo di stress per la neomamma quindi occorre darsi tempo;
- dopo il parto c’è un dispendio di energie non indifferente, e occorre assumerne con l’alimentazione.
Ti lascio 6 consigli semplici per mangiare sano dopo il parto:
- fare sempre colazione ogni mattina, assumendo alimenti come i cereali, frutta, latte, yogurt, frullati di verdura e pane. La colazione è il pasto più importante della giornata ed è bene evitare di farlo in piedi, di fretta e aggiungendo zuccheri o dolcificanti.
- Gli spuntini sono fondamentali durante la giornata e in particolar modo in orario pomeridiano e talvolta serale. Sappiamo benissimo che con un neonato le notti possono essere lunghe e particolarmente estenuanti. Per non essere monotoni con le proposte di uno spuntino puoi variare durante la giornata: frullati, frutta fresca di stagione, snack di formaggio e cracker, frutta secca ed essiccata, ricca di vitamine e sali minerali, dolci fatti in casa (se hai già acquistato il mio libro: Svezzamento, Io mangio con voi, troverai all’interno tante ricette sane per tutta la famiglia) .
- A pranzo preferisci sempre un carboidrato complesso. Via libera a pasta, riso, farro, orzo cucinati e conditi con un semplice pesto, un ragù o un condimento a base di verdura di stagione. Un’ idea potrebbe essere un ragù di lenticchie che, oltre ad essere facile da preparare, risulta essere ideale per avere una piccola scorta nel congelatore.
- Aumenta le quantità di liquidi che potrai trovare bevendo acqua, mangiando frutta e verdura di stagione sia cruda che in alternativa cotta. Preferibilmente evita le cotture che disperdono liquidi scegliendo quelle come la cottura al vapore o la pentola a pressione. Un buon apporto di liquidi può essere introdotto con preparazioni più fluide come zuppe, frullati e passati.
- Via libera anche a carne, pesce e uova scegliendo i tagli e la provenienza leggendo le etichette con attenzione. Per risparmiare tempo puoi acquistare doppia porzione da preparare per due giorni consecutivi.
- E, al posto del sale, sarebbero meglio le spezie, che poi sono una sana alternativa sia per grandi che per i piccini (sale ai bambini: sì o no in svezzamento?).
Cosa evitare di mangiare nel post parto?
Se da un lato non dovrebbe mancare nulla nella giornata da neo mamma, è bene considerare che ci sono alcuni alimenti che possono contribuire negativamente sul recupero post parto. Questi sono in particolare:
- alcol e superalcolici;
- alimenti contenenti tanta caffeina (come il cioccolato al latte e fondente sotto il 70%);
- bevande eccessivamente zuccherate, e con base di cola;
- fritto ed eccessivi condimenti.
Il tempo è indispensabile per una buona ripresa
L’organismo di una neo mamma avrà bisogno di tempo per poter recuperare tutte le riserve che sono state necessarie durante la gravidanza per lo sviluppo del feto, e poi durante travaglio e parto. In particolar modo, ferro e calcio avranno bisogno di essere tenuti sotto controllo, reintrodotti in caso di carenza e sofferenza. Il tempo è indispensabile per una buona ripresa di un organismo che è stato sottoposto a uno sforzo eccessivo, ed è necessario per poterlo fare, che non si abbia fretta, non si cerchi di ingannare l’organismo con prodotti considerati leggeri (l’uso anglosassone è light) e soprattutto non abituarsi a saltare i pasti.
È dimostrato che chi tende a saltare un pasto, sarà più propenso a mangiare il doppio in quello successivo. Una sorta di digiuno che porta immancabilmente ad abbuffarsi assimilando solo una piccola parte delle sostanze nutritive. Eh no! Non è vero che saltare i pasti fa dimagrire e tutt’al più creerà ulteriore confusione al metabolismo che non riuscirà più a capire cosa sia giusto o cosa non sia giusto, assimilare. Tra l’altro, saltare un pasto porterebbe a un minore apporto di liquidi nell’organismo, creando di fatto, la causa di una possibile disidratazione.
Insomma, tempo al tempo, e vedrai che mangiando bene la ripresa sarà più veloce! Se poi vuoi un parere professionale sulla tua situazione specifica, contattami senza impegno.