Posso seguire una dieta chetogenica subito dopo il parto?

Posso seguire una dieta chetogenica subito dopo aver partorito? Se in gravidanza ogni persona che incontri domanda quanti chili hai preso, nel post parto la curiosità è incentrata sul ritorno al peso ideale. Immancabilmente fioccano consigli, suggerimenti, numeri di telefono, nomi di prodotti e raccomandazioni di regimi alimentari con miracolosi risultati. Fermiamo un attimo la giostra prima di iniziare qualsiasi piano alimentare suggerito dalle amiche, conoscenti e vicini di casa.  Proviamo a fare chiarezza su un regime alimentare molto in voga negli ultimi anni, la dieta chetogenica, ma ti anticipo subito che, alla domanda posso seguire una dieta chetogenica in post parto la mia risposta è assolutamente no! E a breve ti spiegherò il motivo ma prima una descrizione su cosa sia esattamente la dieta chetogenica.

Posso seguire la dieta chetogenica dopo il parto?

Il primo periodo dopo la nascita di un bambino ogni donna affronta una fase molto delicata della propria vita. Il corpo in nove mesi ha subito un enorme cambiamento modificandosi ulteriormente con la nascita, il post parto e l’appuntamento con l’allattamento o le notti insonni. Insomma, l’organismo necessita di tanta energia.

dieta -mediterraneaL’accudimento di un neonato, infatti, oltre ad essere un momento molto delicato nella vita di una neo mamma, richiede moltissima energia, forza e vitalità per poter affrontare le giornate (come mangiare dopo il parto). Programmare digiuni, privazioni e restrizioni con l’intento rischioso di perdere peso in fretta con soluzioni fai da te, potrebbe produrre più danni di quello che si possa pensare.

 

Che cos’è la dieta chetogenica?

La dieta chetogenica è un regime alimentare che prevede un basso contenuto di carboidrati e un alto consumo di grassi. Una caratteristica che renderebbe il sistema nutrizionale sbilanciato e inadatto a una mamma in gravidanza ed allattamento.

La keto diet è un regime nutrizionale che limita l’assunzione dei carboidrati, fonte di energia per il corpo umano, obbligando il corpo umano a utilizzare i grassi per carburare. Lo sbilanciamento dei macronutrienti che occorrono per lo svolgimento delle attività cellulari causano di fatto nell’organismo,  la formazione di corpi chetonici.

Prodotti naturalmente dall’organismo umano risulta essere una condizione tossica, il cui smaltimento avviene mediante il fegato e un sovraccarico renale.

Introdotto negli anni 20 del secolo scorso, il regime alimentare chetogenico fu un primo tentativo di cura per malattie come il diabete. Abbattendo l’apporto di carboidrati alimentari, la quantità di zucchero in circolo veniva ridotta portando a innumerevoli benefici. La scoperta dell’insulina per il trattamento delle forme di diabete ha spostato il focus sull’utilizzo di questo regime ad altri ambiti scientifici e medici osservandone le controindicazioni per specifiche patologie.

Una moda chiamata chetogenica

La dieta chetogenica negli ultimi anni ha avuto un enorme successo legato alla possibilità di perdere peso in poche settimane. Tuttavia è un regime alimentare bisognoso di un accurato controllo medico e che non permette distrazioni, sgarri o indecisioni. Un solo errore, che può essere un conteggio errato dei carboidrati, potrebbe sballare il metabolismo inducendo il corpo a utilizzare la sua fonte principale di energia, gli zuccheri.

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Quando è bene evitare la dieta chetogenica?

La dieta chetogenica è controindicata in particolar modo:

  • nei bambini;
  • in gravidanza e in allattamento;
  • nei pazienti con pancreatite;
  • insufficienza epatica;
  • insufficienza cardiaca;
  • disturbi di alterazione del metabolismo dei grassi;
  • disturbi alimentari (anoressia, bulimia etc).

Studiata, programmata con l’aiuto di un medico specialista in nutrizione la dieta chetogenica segue un protocollo molto rigido che necessita di un costante monitoraggio. Una improvvisazione dietetica basata sul sentito dire oltre a non portare ai risultati sperati, rischia di portare a irreparabili danni sull’organismo umano.

Se non posso seguire una dieta dopo aver partorito, cosa posso mangiare?

 Nelle mie prime settimane dopo il mio primo parto pensavo di avere un enorme problema: avevo sempre fame. Il mio errore era la mancanza di un pasto vero e proprio, perché mi trovavo spesso a spizzicare cibo in qualsiasi momento. Quando i bimbi dormivano, giocavano nella culla o erano a spasso con il papà, i nonni o le amiche aprivo il frigo, la dispensa mangiando ciò che trovavo. Evidentemente stavo sbagliando qualcosa.

Il primo periodo dopo la nascita del proprio bambino, come mamme abbiamo un grande vantaggio da sfruttare: impostando un programma nutrizionale equilibrato, vario e bilanciato possiamo correggere le cattive abitudini ed errori nutrizionali acquisiti negli anni.

Una dieta restrittiva con un’alta privazione di nutrienti (in particolare i carboidrati ) è sconsigliata a una mamma almeno nei primi sei mesi di vita del bambino. Un periodo molto difficile ed impegnativo per la neomamma che avrebbe bisogno di maggiore ascolto e supporto (allattamento fa dimagrire?).

No alla dieta chetogenica nel post parto

Il mio consiglio è quello di seguire una dieta equilibrata e varia procedendo con un pasto completo in cui siano presenti:

  • una fonte di cereali (pane, pasta, riso, patate);
  • una fonte proteica (carne, pesce, uova, legumi, formaggi);
  • una fonte di vitamine (verdura di stagione e frutta).

L’importanza della colazione e degli spuntini

Bilanciata, equilibrata fornisce tutti i nutrienti necessari per il recupero fisico e psicologico della madre e per lo sviluppo del bambino. È bene sottolineare che oltre ai pasti è necessario dedicare tempo alla colazione. Non solo, a mio parere, è il pasto più importante della giornata ma anche quello che dona l’energia necessaria per affrontare ogni attività  (la colazione della nutrizionista).

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E, infine, non dimentichiamoci degli spuntini che andranno inseriti tra i pasti:

  • a metà mattina;
  • a metà pomeriggio;
  • prima di andare a dormire.

Inoltre, è importante bere molta acqua, evitare alcol e caffeina, limitare gli zuccheri aggiunti e i grassi saturi. Praticare una moderata attività fisica regolare.

Gli errori da evitare nel post parto (e non solo)

 La tentazione di seguire i consigli delle amiche, conoscenti e colleghe è sempre in agguato che è facile cadere vittime di errori. Proviamo a fare chiarezza su alcuni comportamenti che è meglio evitare specificando che questi consigli valgono in qualsiasi momento e non solo dopo aver partorito.

Ecco i miei consigli:

  • non saltare i pasti. Un digiuno momentaneo altera il metabolismo portando a mangiare il doppio nel pasto successivo;
  • non togliere pasta, pane e i cereali in generale che sono un’enorme fonte di energia e nutrimento;
  • non abolire i grassi ma imparare a calibrare le quantità;
  • non mangiare in piedi sia per il pasto che per gli spuntini concentrando l’attenzione su ciò che stiamo ingerendo stando seduti a tavola;
  • non affidarsi ai prodotti light che ingannano l’organismo portando a cercare altrove sapori e gusti.

La nascita di un bambino è un evento meraviglioso e allo stesso tempo uno tsunami di emozioni contrastanti fra di loro. Giornate intense passate ad allattare, cambiare pannolini e a cullare che a volte dimentichiamo addirittura di mangiare. O ci facciamo coinvolgere dall’amica, conoscente che dispensa consigli su diete drastiche, regimi alimentari rigidi per recuperare la forma perduta. Abbiamo preso in considerazione l’uso della chetogenica per dimagrire in fretta osservando che non è adatta al periodo della gravidanza, nel post parto e in allattamento.

Una regola d’oro da seguire è dare tempo al tempo. Se hai bisogno di un supporto per capire come creare un menù equilibrato pensato per te, contattami per una consulenza personalizzata.

 

 

 

 

 

 

 

 

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