I tuoi bambini, dopo i primi anni di svezzamento, hanno iniziato a stufarsi della frutta fresca e degli yogurt e hanno cominciato a chiederti merende diverse. Scommetto che ti trovi in questa situazione, sai perché? È molto semplice, questo è un comportamento che assume la gran parte dei bambini, pensa che ho dovuto affrontare questa fase anche con i miei piccoli. Devi sapere che dopo i primi anni, non solo la merenda con la frutta fresca non è più sufficiente, ma i bambini iniziano a ricercare i dolci istintivamente. Quindi cosa fare in questi casi? É giusto accontentare i bambini e offrigli le merende confezionate dopo i tre anni?
La risposta è: non sempre e devi stare molto attenta alle etichette, vediamo assieme perché!
I bambini ricercano i dolci istintivamente: non puoi farci nulla
Per prima cosa voglio dire che negare le merende dolci ai tuoi bambini è inutile: i bambini sono attratti istintivamente dai cibi contenenti zuccheri sin dalla preistoria.
All’inizio non lo facevano perché adoravano il gusto, ma per sopravvivenza: devi sapere infatti che alimenti come la frutta e il miele, grazie al loro apporto calorico, sono una fonte di energia immediata, per questo erano molto ricercate.
L’abitudine di ricercare gli alimenti dolci ricchi di calorie è rimasta scolpita nel DNA ed è per questo che, anche se il nostro stile di vita è cambiato, i bambini ricercano naturalmente le merendine dolci. Ma c’è un problema: oggi le fonti di zuccheri non sono più rare come nella preistoria e spesso ne abusiamo.
Durante le passeggiate al supermercato e attraverso le pubblicità, anche i bambini hanno capito che possono avere le merendine in ogni momento ed è per questo che continuano a chiederle in continuazione.
Per questo motivo è importante cercare di spiegargli con calma e pazienza che, anche se vedono ovunque dolcetti, i dolci confezionati non possono essere mangiati ogni giorno, devono essere consumati poche volte e con moderazione
Sono certa che tu stessa, più di una volta, hai provato a educare i tuoi bambini ad avere una corretta alimentazione e a spiegargli questo concetto senza successo, mi sbaglio? Non ti preoccupare, è del tutto normale se i tuoi bambini nonostante i tuoi insegnamenti e i tuoi sforzi non riescono a fare a meno delle merende confezionate: è colpa del bliss point, ora ti spiego cos’è.
Perché i bambini non riescono a fare a meno delle merende confezionate?
Hai provato a offrire dei biscotti confezionati al tuo bambino e hai notato che non riesce più a smettere di mangiare? Sappi che non è colpa tua o del tuo bambino, questo è un comportamento causato dal bliss point: il punto di beatitudine.
Devi sapere che le aziende che fanno parte dell’industria alimentare, negli anni, hanno studiato così tanto i loro prodotti e le reazioni dei consumatori da riuscire a sviluppare ricette perfette che provocano dipendenza.
Ecco cos’è il bliss point
Tutto è iniziato quando il ricercatore americano Howard Moskowitz ha creato algoritmi e formule matematiche capaci di individuare qual è la concentrazione di zucchero, sale e grassi capace di creare dipendenza da un determinato alimento.
Questo è il motivo per cui i bambini non riescono a smettere di mangiare dolci confezionati: probabilmente i biscotti o le merendine che hanno assaggiato avevano una concentrazione così elevata di sale, zucchero e grassi che li ha soddisfatti a tal punto da creare un bisogno.
Per questo motivo sarebbe meglio evitare le merende confezionate dopo i 3 anni e ovviamente prima, a meno che nelle etichette non venga dichiarato l’utilizzo di ingredienti biologici e l’assenza di zuccheri aggiunti.
Come leggere le etichette delle merende confezionate
Come ti ho detto poco fa, leggere le etichette delle merende confezionate che trovi al supermercato è fondamentale.
Per prima cosa ti consiglio di non fidarti della pubblicità e dei claim che trovi scritte sulla confezione, per intenderci non lasciarti convincere delle classiche frasi come “senza zuccheri aggiunti”, “con meno grassi”, “ricchi di vitamine”, “senza conservanti”.
Queste diciture spesso possono essere ingannevoli, quindi controlla sempre che nell’etichetta che ciò che trovi scritto sulla confezione corrisponda alla realtà.
Quando leggi la lista degli ingredienti, tieni a mente che sono riportati sull’etichetta in ordine di quantità: il primo ingrediente che leggerai sarà sempre quello presente con maggiore percentuale; nel caso in cui, quindi, le merende confezionate abbiano conservanti, olio di palma, o zuccheri, fai attenzione che si trovino sempre alle ultime posizioni dell’etichetta e in piccolissime quantità.
Se invece nella lista degli ingredienti noti che zuccheri, coloranti, additivi e sale sono presenti in grande quantità, allora ti consiglio di starne alla larga: probabilmente l’azienda ha sviluppato l’alimento tenendo conto del bliss point.
Merende fatte in casa Vs. dolci fatti in casa: ecco chi vince la sfida
Come abbiamo visto, le merende confezionate comprate al supermercato, non sono il male assoluto: tra gli scaffali, leggendo attentamente le etichette, si possono trovare tanti prodotti buoni e non nocivi.
Quello che non bisogna pensare e che, a differenza dei dolci confezionati, quelli fatti in casa possano essere mangiati con più frequenza.
Ricordi le abitudini degli uomini preistorici: cercavano alimenti ricchi di zucchero con fatica e costanza e solo raramente riuscivano a trovarli.
È molto importante, quindi, che anche i dolci fatti in casa vengano dati con parsimonia e a orari ben definiti: i bambini non possono mangiarli a tutte le ore come vorrebbero.
Tuttavia i dolci fatti in casa hanno un grande vantaggio: siamo noi a preparali e quindi abbiamo il totale controllo sugli ingredienti.
La nostra torta di mele, quindi, è di sicuro più sana rispetto a una merendina confezionata, perché per prepararla possiamo utilizzare le uova biologiche, la farina semi-integrale macinata a pietra e l’olio extravergine di oliva. Quindi se te lo stai chiedendo, la sfida tra le merende confezionate e quelle fatte in casa è vinta assolutamente dai dolci preparati con le nostre mani e pieni di amore.
Cosa dare in alternativa alle merende confezionate?
Accontentare i bambini non è semplice, non sempre si ha il tempo di preparare una torta morbida o dei gustosi biscotti croccanti fatti in casa.
Questo però non significa che dobbiamo cedere alle comode merende confezionate: ci sono tantissime merende dolci che puoi preparare a casa per il tuo bambino in pochissimo tempo e con pochi ingredienti.
Ecco cosa puoi preparare ai tuoi bambini per merenda:
- dei pancake velocissimiaccompagnati da un po’ di frutta fresca;
- dei frullati;
- del naturalissimo pane con ricotta, magari con una spolverata di cacao amaro;
- la classica fetta di pane e marmellata.
Se cerchi idee per le tue merende sane
Se non sai cosa preparare al tuo bambino a merenda, puoi dare un’occhiata al mio libro: dentro troverai tanti consigli su come offrire i dolci al tuo bambino e gustosissime ricette sane da fare in casa con ingredienti biologici.
Comments 2
Ciao Elisa! Si, mio figlio si trova proprio in questa fase da te descritta. Ha 3,5 anni. Cerca sempre merende diverse e ciò che gli offrivo prima adesso non gli va più a genio. La colazione pure sta diventando un momento critico mentre finora l’ha sempre fatta con entusiasmo. Cerco quindi di proporre sempre qualcosa di diverso e sano però ammetto che la merenda confezionata o il gelato, ultimamente che è anche più spesso in casa, scappa.
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L’importante è non colpevolizzarsi per questo: mantieni un’alimentazione sana e quanto più possibile varia, poi ogni tanto se c’è qualcosa di diverso, ben venga, lo si accetta.